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Guida ai controlli obbligatori della caldaia

La caldaia è un apparecchio fondamentale in ogni casa, di cui non potremmo mai fare a meno. Per questo è importante che sia efficiente e funzionante e dobbiamo prendercene cura con regolarità; la legge italiana ha stabilito alcuni controlli obbligatori della caldaia mentre altri tipi di manutenzione sono indicati direttamente dalle aziende produttrici e cambiano a seconda dei modelli. Molti di noi non hanno ben chiara la distinzione tra i controlli obbligatori della caldaia e quelli facoltativi, sulla frequenza di questi controlli e sulle eventuali sanzioni: in questa breve guida cercheremo di fare un po’ di chiarezza e di darvi tutte le informazioni necessarie.

Nuovo libretto d’impianto

Ogni caldaia è munita di un “Libretto d’impianto per la climatizzazione” e, dal 2016, è in vigore un modello unico realizzato a schede, componibile in base al modello di caldaia. Anche se non si tratta propriamente di uno dei controlli obbligatori della caldaia, il libretto d’impianto è una parte fondamentale della vostra caldaia, una vera e propria carta d’identità su cui vengono registrate tutte le modifiche, interventi di manutenzione e riparazione, valori di rendimento, sostituzioni di componenti e cambi di proprietà. Il libretto è obbligatorio e dev’essere compilato dal tecnico che esegue i controlli obbligatori della caldaia; conservatelo con cura perché potrebbe esservi richiesto di esibirlo se il Comune effettua delle verifiche.

Manutenzione della caldaia

È importante sapere che non esiste in Italia una legge che indichi una frequenza obbligatoria per la manutenzione della caldaia perché dipende dal tipo di modello: ogni caldaia riporta nel libretto delle istruzioni tecniche la periodicità con cui si deve effettuare il check-up necessario a verificare il corretto funzionamento dell’impianto. Se non trovate alcuna indicazione nel libretto tecnico, contattate un tecnico: sarà lui a stabilire la frequenza con cui eseguire il controllo ordinario della caldaia. Quello che ci dice la legge è che qualsiasi intervento di manutenzione della caldaia dev’essere eseguito da un tecnico specializzato e abilitato, che ha l’obbligo di annotare tutto quanto emerge dal controllo sul libretto d’impianto.

Anche se non si tratta dunque di uno dei controlli obbligatori della caldaia, la manutenzione ordinaria è fondamentale per garantire la sicurezza e l’efficienza dell’apparecchio: il tecnico verificherà il corretto funzionamento delle parti più soggette a usura e farà alcuni controlli per escludere qualsiasi tipo di problematica. Solitamente si consiglia di eseguire un controllo di questo genere una volta all’anno per essere sicuri che sia tutto a posto; l’ideale è effettuare il check-up prima dell’inizio della stagione invernale, tra settembre e ottobre.

Controllo dei fumi

Eccoci arrivati al più importante tra i controlli obbigatori della caldaia: il controllo di efficienza energetica, conosciuto comunemente come controllo dei fumi o controllo combustione, consiste nell’analizzare la combustione di ossido di carbonio che avviene nell’impianto ed è un intervento fondamentale per garantire la massima sicurezza.

In questo caso la legge non solo ci dice che si tratta di un controllo obbligatorio, ma stabilisce anche la cadenza, che varia a seconda della potenza dell’impianto e del combustibile utilizzato:

  • Ogni 2 anni per gli impianti domestici con potenza superiore a 10 kW e inferiore a 100 kW, a combustibile liquido o solido.
  • Ogni 4 anni per gli impianti domestici con potenza superiore a 10 kW e inferiore a 100 kW, a gas metano o a GPL.

Se vivete in una Regione o Provincia Autonoma, informatevi bene perché alcune hanno emanato delle norme proprie che prevedono scadenze diverse. In caso di mancato controllo dei fumi, potete incorrere in sanzioni che vanno dai 500 ai 3000 euro; inoltre, in caso di incidente, il proprietario dell’impianto è responsabile dal punto di vista civile e penale.

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